Chi dice che non ci sia interesse nel sostenere le organizzazioni del settore culturale?

In questo articolo vogliamo condividere una bella storia di ‘Amicizia’ tra un teatro e i suoi spettatori e fugare ogni dubbio perché è evidente che sì, è possibile per tutti sostenere la cultura!

Parliamo con Marianna Giollo -Responsabile Comunicazione e Fundraising- del Teatro Comunale di Vicenza, una realtà giovane ed intraprendente, che Terzofilo ha accompagnato dal 2017 al 2020, che è diventata ben presto crocevia di storie, persone e culture; luogo fisico e palcoscenico intellettuale arrivato a ricoprire un ruolo di primaria importanza per il proprio territorio.

In un momento così difficile per l’intero comparto cultura (a maggior ragione per Teatri e Cinema che neppure con l’ultimo provvedimento ministeriale hanno ricevuto indicazioni precise per la riapertura) vogliamo sottolineare l’importanza di rivolgere i nostri interessi e i nostri sforzi per cercare un sostegno di prossimità; il supporto di chi, da sempre, vede nella nostra organizzazione culturale un luogo di aggregazione e socialità prima ancora che di intrattenimento e svago.

Ecco perché il nostro viaggio alla (ri)scoperta delle possibilità per sostenere la cultura nel 2021 comincia proprio dal momento in cui uno spettatore decide di diventare protagonista e prendere parte attivamente alla vita di un’organizzazione culturale.

Il programma di Membership al TCVI nasce nella stagione 2018/2019 – ci dice Marianna – per dare vita a una comunità di cittadini e sostenitori con l’obiettivo di raccogliere un gruppo di persone vicine, più di altre, al nostro modo di sentire il teatro.

Ci racconta che questa nuova sfida prende il via da una modalità di ascolto attivo che da sempre il teatro ha deciso di riservare ai propri spettatori attraverso la creazione di spazi di condivisione, eventi e incontri dedicati che hanno permesso di sviluppare nelle persone quel

sentiment positivo per le iniziative proposte in grado di dare un valore aggiunto all’essere semplici spettatori e ha fatto capire loro che il teatro può essere un’opportunità di crescita personale e di riscoperta della propria identità culturale.

Chiediamo a Marianna Giollo come funziona il programma di Membership ‘Amici del Teatro’ nel dettaglio e qual è il valore aggiunto di creare un programma di fidelizzazione per i propri pubblici:

Attraverso una donazione annuale il sostenitore può usufruire di alcuni vantaggi che variano in base alla tipologia dell’investimento scelto. Siamo partiti coinvolgendo prima di tutto gli abbonati, per raggiungere poi un pubblico più ampio attraverso una campagna di comunicazione dedicata. Abbiamo organizzato incontri ed eventi per gli Amici del Teatro: visite guidate al backstage, incontri con gli artisti, aperitivi, cene a tema, la partecipazione a prove generali di spettacoli in prima nazionale, ma anche la fast line dedicata all’ingresso (corsia rossa e niente code) o il merchandising curato sono strumenti con la loro valenza. Aggiungo che il risultato più bello che abbiamo ottenuto con l’introduzione della Membership è stato il consolidamento dei rapporti umani, cosa che va ben oltre il programma di Membership, con la nascita di un gruppo di persone (circa un centinaio) molto motivato che restituisce a noi organizzatori l’entusiasmo e la soddisfazione di far parte di una comunità coesa e proiettata alla realizzazione di un obiettivo comune.

 

Possono aderire al programma di Membership del Teatro Comunale di Vicenza non solo privati cittadini, ma anche aziende amiche che decidono di sostenere lo spettacolo dal vivo nella propria città attraverso una donazione che dà diritto a vantaggi pensati ad hoc?

Abbiamo organizzato aperitivi o cene nei nostri Foyer, anche con la presenza degli artisti; gli Amici Corporate hanno diritto a posti riservati per gli spettacoli più ambiti, possono partecipare ad appuntamenti dedicati – uno su tutti il progetto Attraversa-menti elaborato dal professor Pier Lugi Sacco – e prendere parte ad eventi esclusivi organizzati con importanti partner in città. In ogni caso, per le aziende (piccole o grandi che decidono di sostenerci) la parte più interessante è sicuramente la progettualità “su misura” che si può sviluppare assieme.

Quali sono gli aspetti positivi di questa iniziativa e quali, invece, i punti di criticità da dover tenere a mente:

Abbiamo scoperto che le persone hanno voglia di donare e di partecipare, e questo non è un risultato scontato – ammette – quando si parte con un’iniziativa del genere. L’aspetto vincente è sapere che puoi contare su questo gruppo di persone, un nuovo target fidelizzato e vicino alle attività del teatro. La difficoltà, invece, è quella di mantenere il rapporto di fiducia che si è creato e far sentire appagato il donatore del suo gesto affinché continui a ripeterlo nel tempo e abbia le motivazioni per farlo.

La situazione attuale svuota i luoghi di cultura dei proprio pubblici in presenza e rende ancora più complesso esercitare quella funzione sociale ed educativa che da sempre rivestono. Chiediamo a Marianna Giollo di fare l’appello ad un ipotetico spettatore per spiegare perché è così importante decidere di entrare a far parte, oggi, degli Amici del TCVI.

Utilizzerei il claim di una nostra recente campagna di comunicazione prima della chiusura: il Teatro sei tu! E l’immagine è il viso di uno spettatore qualunque, con il logo del teatro “tatuato” simbolicamente sulla sua faccia. Ecco il Teatro è proprio questo, l’essere insieme, tutti noi a condividere emozioni, momenti di gioia, di sano divertimento ma anche di riflessione e riscoperta della propria identità. Essere Comunità è stare insieme, con valori condivisi e il Teatro è il luogo per essere Comunità. A teatri chiusi, gli Amici del Teatro ci hanno aiutato, anche finanziariamente, ad andare avanti. Noi in loro crediamo fortemente, e loro in noi. La nostra forza al TCVI credo sia questa.

Marianna M.

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